Da secoli crocevia e terra di conquista, la Sicilia ha assorbito il meglio di tutte queste culture e dominazioni, riuscendo ad elaborare un proprio patrimonio eno-gastronomico unico e ricco di sapori. All’interno dell’isola, esiste una svariata gamma di piatti tipici, dolci e vini che si possono trovare esclusivamente in determinate zone della Sicilia. Gli ingredienti principali sono soprattutto vegetali o marini. La carne ha un ruolo secondario, per lo più in forma di frattaglie. Il sale è soprattutto marino, e i piatti sono impreziositi dalle erbe aromatiche che crescono in abbondanza: basilico, prezzemolo, menta, alloro, rosmarino, salvia, cipolle selvatiche e finocchietto selvatico, insieme a gelsomino, pinoli, uva passa, pangrattato tostato, scorza d’arancia, succo di limone, ecc. Molto utilizzate sono anche le mandorle, le nocciole e i pistacchi, sia nella preparazione di dolci e di bevande che per condire riso e pasta. Di grande rilievo è il cibo da strada , (pane e panelle, pane con frattaglie, stigghiole, verdure fritte in pastella, arancine) testimonianza lampante della creatività culinaria sicliana. Il vino è sempre stato una costante nella cultura siciliana, (sono stati ritrovate tracce di vite selvatica alle pendici dell’etna e nel territorio agrigentino) la presenza della vite è mensionata in diverse antiche leggende. Secondo una di esse, La prima vite germogliò a Naxos dalle lacrime del Dio Dionisio assetato. Questo nettare venne donato dagli dei agli umani, per dar loro conforto nei momenti duri della vita. Fin dall’antichità infatti, il vino è sempre stato considerato come qualcosa che da vigore e che accompagna l’animo nei momenti di festa perché favoriva la socializzazione. Dunque contrariamente a quanto si è sempre pensato, il vino era presente in Sicilia ancor prima che essa fosse dominata dai Greci. Tuttavia il popolo Ellenico, considerano il vino quasi sacro, poiché dono da offrire agli Dei, trasmisero ai siciliani tutte le tecniche più all’avanguardia per creare un ottimo vino dal sapore forte e coinvolgente. Fu infine con la dominazione cristiana che questo nettare della terra, assunse il significato più alto, poiché divenne il sangue di Cristo nel simbolismo cattolico.
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