Il ristorante Progettato da prestigiosi architetti milanesi in collaborazione con un team di giovani designer cinesi, Conch è un ristorante di cucina giapponese dal volto moderno e metropolitano. Nessuna filosofia orientale si cela dietro il nome. Significa conchiglia in inglese. “Le conchiglie sono la mia passione – racconta il titolare Alex Wei – sono un appassionato collezionista. E visto che serviamo tanti piatti a base di pesce ho pensato di battezzare così il ristorante”. Spaziosa e luminosa, la sala principale del ristorante è decorata con un’elegante tappezzeria color oro e innovativi rivestimenti in legno. A creare movimento, multipli punti luce a forma di parallelepipedo che sembrano sbucare dal soffitto. E sono un vero colpo d’occhio i cento cubi-lampada che lumeggiano nell’intima saletta privée dalla veste rosa fucsia. “Mi affascina il rigore delle forme geometriche. E adoro la perfezione del quadrato”, spiega Alex, ex sushi man. Sarà per questo che in menu, oltre alle canoniche combinazioni, propone l’hako sushi, tipico di Osaka, ovvero bocconcini di riso e pesce confezionati a cubetto. La specialità della casa? È l’uramaki butterfly, con gamberi in tempura, anguilla croccante e avocado, servito con una ludica mise en place a forma di farfalla. Scenografico è anche il vulcan roll, a base di branzino, che giunge al tavolo su un vassoio di ardesia e con fragranti fili di patata e tobikko rosso a simulare la colata lavica. Mentre il “piatto firma” è l’uramaki Conch, con salmone e anguilla. Da provare lo sfizioso ebi fry, morbido-croccante finger food di gambero fritto da intingere nella salsa dolce-piccante. L’involtino di mango, soffice e leggero cannolo di frutta ripieno di riso e formaggio cremoso. Le “perle”, polpettine di riso con cuore di uovo di quaglia. I nuggets di tonno in crosta di pistacchio da insaporire con panna acida all’aneto. E ancora gli udon saltati con pesto e gamberi, gustoso incontro italo-asiatico. E da bere? Piccola ma ben curata è la selezione dei vini, potendo scegliere tra validi bianchi altoatesini, friulani e siciliani, bollicine Franciacorta e Champagne delle più note etichette.
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